IL PRESIDENTE NAZIONALE DI FARE VERDE AL CONVEGNO CASACLIMA

Il presidente nazionale di Fare Verde Massimo De Maio ha partecipato come relatore al convegno organizzato dalla aministrazione comunale di San Giovanni Lupatoto alla Pia Opera Ciccarelli il 27 giugno 2008 dl titolo: Costruire il futuro. La casa a basso consumo energetico. L'esperienza Casaclima.

Di seguito pubblichiamo il suo intervento.

L'efficienza energetica è il primo passo per restituire alle Comunità 
locali il controllo dell'energia.


In Italia facciamo un uso dell'energia indegno di un paese
tecnologicamente avanzato. Già  nel 1999 uno studio commissionato
dall'ANPA (ora APAT) al prof. Florentin Krause individuಠun potenziale
di riduzione dei consumi energetici del 40% a parità  di servizi
finali. Nel 2007 Greenpeace ha commissionato al Politecnico di Milano
un analogo studio che ha confermato il dato di Krause. Nel nuovo
studio, il Politecnico ha individuato un 20% di riduzione di consumi
che è addirittura economicamente conveniente: se attuato, produce
miliardi di euro di risparmio.

In edilizia il potenziale di riduzione dei consumi è elevatissimo: in�
Italia le case consumano mediamente 170 kwh al metro quadro all'anno.
Nella Città  di Bolzano non si possono costruire case che consumano pià¹
di 50 kwh/m²/anno. Le tecnologie per costruire case consumano 15 kwh/
m²/anno sono già  disponibili e sono state già  applicate con successo
in migliaia di nuove costruzioni e ristrutturazioni in Austria, in
Germania, e in Italia nell'area dell'Alto Adige.
Ad Hannover è stato realizzato un intero quartiere ad altissima
efficienza energetica con case che consumano meno di 15 kwh/m²/anno.
Nelle vicinanze, l'azienda Solvis ha uno stabilimento completamente
autosufficiente dal punto di vista energetico ed interamente
alimentato da fonti rinnovabili. Si tratta del primo stabilimento
industriale ad emissioni zero. Un risultato che non si sarebbe potuto
ottenere se la Solvis non avesse ridotto drasticamente i propri
consumi. A Bolzano la ristrutturazione dell'edificio destinato alla
sede dell'Assessorato provinciale all'ambiente ha permesso di
abbassare la bolletta energetica da 90.000 a 4.000 euro l'anno.

Abbiamo, quindi la possibilità  tecnica di ridurre di 10 volte i
consumi di case, edifici pubblici, capannoni industriali, esercizi
commerciali. Sia in fase di nuova costruzione, che di ristrutturazione.
Si tratta del modo pi๠veloce ed economico di affrontare la crisi
energetica. Veloce, perchè possiamo affrontare a partire da oggi
stesso il problema energetico senza aspettare vent'anni per la
costruzione di una centrale nucleare. Economico perchè rispetto alla
costruzione di nuove centrali, gli interventi per l'efficienza
generano sul lungo periodo risparmi invece che costi. Si consideri
anche l'assenza di costi per la gestione di scorie, lo smantellamento
delle centrali, la bonifica di siti inquinati dagli impianti.

Le case ad alta efficienza rappresentano il primo passo verso una
ristrutturazione necessaria e improcrastinabile del nostro modello di
produzione e consumo dell'energia. Il futuro, infatti, non è quello
della produzione dell'energia in grossi impianti centralizzati, ma
quello della produzione distribuita sul territorio. I grossi impianti
sono inefficienti sia nel momento della produzione che in quello del
trasporto lungo le linee dell'alta tensione, dove parte dell'energia
viene persa.
Si tratta di un cambiamento epocale che dobbiamo sostenere con tutte
le nostre forze: la produzione dell'energia deve passare dalle mani di
pochi poteri forti alle mani di cittadini e piccole e medie imprese:
un popolo non è veramente libero se non ha il controllo dell'energia
di chi ha bisogno per vivere. E l'indipendenza energetica non si
ottiene con il nucleare che, anzi, ci trasformerebbe in una colonia
energetica francese, sia a causa della tecnologia che dovremmo
acquistare da loro per costruire le centrali, che a causa dell'uranio
arricchito che dovremmo comprare sempre oltralpe o comunque dall'estero.

Grazie alle tecnologie per l'efficienza energetica e alla produzione
di energia con piccoli impianti alimentati da fonti rinnovabili,
possiamo trasformare le nostre case e i nostri capannoni in milioni di
piccole centrali distribuite sul territorio e connesse in rete� sul
modello di internet.
Esistono già  edifici che producono pi๠energia di quanta ne consumano
e immettono in rete le eccedenze. Ed esistono anche le nuove norme per
il conto energia che favoriscono simili impianti.
Secondo un rapporto commissionato dal ministero dell'energia della
Gran Bretagna, la generazione distribuita in Inghilterra produrrebbe
una quantità  tale di energia da rendere inutili 5 centrali nucleari.

Il domani appartiene a chi sarà  capace di produrre l'energia nello
stesso luogo in cui viene consumata, con fonti inesauribili e senza
emissioni. L'efficienza energetica in edilizia è una componente
essenziale per la realizzazione di questa vera e propria rivoluzione.

Massimo De Maio
Presidente Nazionale Fare Verde ONLUS

CASACLIMA: BOLLETTA PIU' MAGRA

"Le amministrazioni comunali devono combattere la dispersione di energia dagli edifici di proprietà  pubblica. I rivelamenti indicano che il 40 - 60 per cento dell'inquinamento atmosferico nelle città  dipende dal riscaldamento domestico. I Comuni devono dare l'esempio", ha commentato il sindaco di San Giovanni Lupatoto Fabrizio Zerman intervenendo al convegno Casaclima, la casa a basso consumo energetico, organizzato presso la sala conferenze della Pia Opera Ciccarelli dalla società  Lupatotina Gas Vendite, in collaborazione con l'assessore all'Urbanistica di San Giovanni Lupatoto Robertino Vicentini e l'architetto di San Giovanni Lupatoto Alessandro Perbellini.

"Non c'è un solo amministratore che non si dica ecologista. Ma alle parole devono seguire i fatti. Il metodo applicato nella costruzione delle abitazioni da Casaclima puಠessere perfezionato, ma è senza dubbio un efficace punto di partenza per il recupero dei vecchi fabbricati e per la costruzione dei nuovi", ha continuato il sindaco di fronte al numerosissimo pubblico composto non soltanto da professionisti del settore, ma anche dalla cittadinanza. "Le case ad alta efficienza sono oggi possibili grazie alla preparazione dei progettisti e alla tecnologie disponibili", ha osservato l'assessore all'Urbanistica di San Giovanni Lupatoto, "I motivi che devono spingere gli enti a cambiare indirizzo nell'uso dei propri immobili sono due: il contenimento dei costi di gestione dei fabbricati, a cominciare dal pagamento delle bollette; un maggiore senso civico che tenda a migliorare la qualità  dell'ambiente". La tavola rotonda, che si è protratta per l'intera giornata, è stata moderata dal professore Franco Laner, dell'Istituto universitario di architettura di Venezia. Tra i relatori, Norbert Lantschener, direttore ed ideatore del progetto Casaclima, finalizzato al risparmio energetico ed alla sostenibilità  ambientale; l'architetto Stefano Fattor, Politecnico di Torino, che ha illustrato le norme nazionali e dell'Alto Adige a confronto per il raggiungimento dell'efficienza energetica degli edifici; Peter Erlacher, docente master Casaclima, che ha dibattuto dellla riqualificazione energetica degli edifici esistenti, l'architetto Michael Tribus, libero professionista di Bolzano, che ha mostrato i progetti sulla casa passiva, Averardo Amadio, storico rappresentante veronese del Wwf, che ha accennato all'accordo stretto con Federcasa relativo a 850 mila edifici in Italia e Massimo De Maio, presidente nazionale di Fare Verde.

Il presidente della commissione comunale Ambiente Roberto Facci ha anticipato ai presenti le modifiche al regolamento edilizio, da approvare in Consiglio comunale, relative alla posa degli impianti solari, ai sistemi di isolamento degli edifici, alla diminuzione dell'inquinamento luminoso, agli incentivi fiscali per quanti risparmiano energia, agli accordi con gli istituti di credito.